ATTACCHI
Gli attacchi sono una disciplina dell’equitazione che consiste nell’attaccare uno o più cavalli o pony ad una carrozza a due o quattro ruote per mezzo di finimenti appositi.
A leggerlo così sembrerebbe facile, invece è un’ arte vera e propria che da comune mezzo di trasporto,si è tramandata fino ai giorni nostri prendendo spesso una veste sportiva o più semplicemente ludica e anche di conservazione della tradizione dell’uso dei cavalli attaccati, sia per quanto riguarda l’agricoltura che delle carrozze e dei finimenti, dei bei tempi che furono.
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Esistono numerosi modi di attaccare i cavalli. Negli attacchi con più di un cavallo si distinguono sempre i cavalli di timone, normalmente più vicini alla carrozza e che tirano la maggior parte del carico, e quelli di volata, che sono generalmente davanti a quelli di timone e servono proprio ad "invogliarli" ad andare avanti e a definire maggiormente la traiettoria dell'equipaggio. Le disposizioni più comuni sono:
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il singolo: un unico cavallo;
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la pariglia: due cavalli uno accanto all'altro;
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il tandem: due cavalli uno di seguito all'altro, dei quali quello davanti è detto di volata e quello dietro di timone;
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il tiro a quattro: quattro cavalli in totale, di cui una pariglia davanti di volata e una dietro di timone.
Esistono numerose altre disposizioni per lo più locali, come:
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la troïka, di origine russa, è composta da tre cavalli, tipicamente degli Orlov, disposti uno accanto all'altro, che tirano un calesse o una slitta. Quello centrale è di timone e va al trotto, mentre gli altri due alle estremità sono di volata e vanno al piccolo galoppo;
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l'attacco a quattro in parallelo, usato ancora in Svizzera, o la quadriga, usata dagli antichi Greci e Romani;
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la diligenza del San Gottardo, che collegava le città di Andermatt e Airolo, adesso sopravvive solo per fini turistici. È formata da tre cavalli di volata, allineati davanti ad una pariglia di cavalli detti carrozzieri;
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il tiro a sei o della Regina, formato da tre pariglie una davanti all'altra